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Cose da non fare se è presente umidità da risalita; cappotto termico

Nell’articolo precedente abbiamo analizzato cosa succede se vengono installate delle barriere all’evaporazione dell’umidità, come contropareti in cartongesso, pannelli o rivestimenti in pietra, intonaci cementizi, ecc. e come l’umidità cerchi poi altre vie di sfogo.

Il cappotto termico esterno segue ovviamente la stessa logica.

Come magari saprai, un posatore di parquet esperto ed onesto, prima di qualsiasi cosa viene nell’abitazione, tocca il pavimento con un igrometro a contatto e se rileva umidità sul pavimento non ti installerà il parquet. Perché sa benissimo che l’umidità poi gli rovinerà tutto il lavoro e saranno tempo e soldi sprecati. Questo però nel caso del cappotto non viene fatto praticamente da nessuno!

Prima di decidere di mettere un cappotto termico si dovrebbe andare a misurare con igrometro per vedere se il muro porta umidità da risalita. Se presente e viene montato il cappotto, l’umidità esternamente non avrà più evaporazione, e quindi sfogherà con il doppio della violenza all’interno dell’abitazione, con gli inevitabili e conseguenti fastidi sia per il cliente che per l’impresa che ha fatto i lavori, che si sarà creata un nemico.

I regolamenti attuali forzano l’installazione del cappotto per far salire la classe energetica dell’immobile, ma nella maggioranza dei casi non prestano la minima attenzione a problema dell’umidità.

Ultimamente veniamo spesso chiamati per visionare situazioni appena descritte dove la frittata è già stata fatta, e ci viene chiesto come rimediare. Va fatta prima una perizia da parte dei nostri tecnici per poi fornire un piano di risanamento. Le situazioni sono diverse e così anche le soluzioni. Perché?

Perché se è stato montato un cappotto termico su un muro di tufo spesso un metro, rispetto ad uno in blocchetti di laterizio con spessore 30 centimetri… si deve operare in maniera totalmente diversa. Il muro sottile che ha risalita di umidità ha spesso anche un problema di ‘ponte termico’, ovvero non isola a sufficienza a livello termico. Scaldando l’abitazione il muro resterà ad una temperatura troppo bassa causando condensa e muffe.

Non siamo contrari a priori all’installazione dei cappotti termici, siamo contrari al fatto che vengano installati in presenza di umidità da risalita come se niente fosse, aggravando un problema a chi abita la casa. Si può montare un tipo apposito di cappotto, dopo analisi, misurazioni tecniche e valutazioni specifiche. Un cappotto che va bene in una situazione potrebbe non andare bene in un’altra.

Per ogni lavoro da fare nell’abitazione inerente l’umidità è vitale che venga fatta un’analisi tecnica prima, ed in base a ciò che viene rilevato nell’analisi redigere un piano di risanamento. Diversamente si andrà ad operare a caso e questo è molto rischioso per il portafoglio e per la propria pazienza. I nostri tecnici lavorano da anni nel settore e sanno come effettuare le analisi per studiare il problema e valutare come risolverlo.